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Una statua di tre metri del maestro Dalla Mora per ricordare la Shoah

L’iniziativa di Comune e associazioni combattentistiche Appena presentato il bozzetto dell’opera alla Ca’ d’Arte

Giovanni Cagnassi
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JESOLO

Una statua dedicata alla Shoah nella città che i religiosi ebraici hanno eletto a loro dimora per le vacanza essendo un’isola collegata dai ponti alla terraferma e pertanto, secondo le loro prescrizioni religiose, consente una serie di libertà altrimenti proibite in determinati giorni e momenti. La scultura dedicata all’Olocausto ebraico è un’idea che nasce in seno alle associazioni combattentistiche della città, tra cui l’Anpi. In particolare, dopo che è stata realizzata la scultura dedicata ai Martiri delle Foibe. E lo scultore designato, membro dell’associazione dei granatieri, è il maestro Sergio Dalla Mora.

Lo scultore, immerso tra marmi bianchissimi di Lasa, delicati marmi rosa del Portogallo, o indistruttibili rosso Asiago, ha già concepito un bozzetto e una prima scultura in formato più piccolo per dare un’idea di come sarà l’opera. Quella finale sarà alta quasi tre metri e, imponente, ricorderà il sacrificio di un popolo distrutto dal genocidio. L’idea è nata dopo la realizzazione del monumento ai Martiri delle foibe, che già aveva sollevato discussioni e polemiche, salvo poi chiudere il dibattito davanti alla solennità della inaugurazione alle spalle di piazza Aurora.

Ma qualcuno, in particolare Roberto Ambrosin dell’Anpi, ha chiesto che Jesolo faccia un passo in più nel ricordo di una tragedia davanti alla quale ancora oggi il mondo inorridisce e che a Jesolo non ha trovato ancora la giusta rappresentazione. Nella sua Ca’ d’Arte di via Roma alle porte del lido, Dalla Mora ha anche vergato l’iscrizione sul modello realizzato: “Il gene del male contagiò una nazione generando mostri. Da ciò un popolo di martiri eternamente vivrà nella gloria”. Non potevano mancare la stella di David e la Menorah, il candelabro ebraico a sette braccia. La proposta è stata già formulata al Comune di Jesolo e al sindaco, Valerio Zoggia. Un’iniziativa che avrà forte impatto per la comunità locale e non solo. —

Giovanni Cagnassi

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