Tecnologia

Economia circolare: il futuro del pianeta è nelle nostre mani

Ognuno di noi può contribuire per rendere più sostenibile il mondo in cui viviamo; l’economica circolare è fatta di piccoli gesti e di grandi progetti
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Alcune cattive abitudini “umane” possono condizionare i cambiamenti climatici provocando ondate di calore, alluvioni e siccità con un impatto sulla salute e la sicurezza. Oggi più che mai, dunque, le imprese sono chiamate a ripensare i propri modelli di business e processi produttivi in chiave sostenibile. Anche in campo energetico. L’economia circolare rappresenta per le aziende una grande opportunità in termini di competitività, innovazione e creazione di valore per sé e i propri clienti. Applicare i principi di economia circolare implica un cambiamento culturale in grado di farci riformulare il modo in cui utilizziamo materie prime ed energia: dalla progettazione alla produzione, dall’utilizzo fino alla gestione del cosiddetto "rifiuto".In quest’ottica E-Distribuzione, la più grande società in Italia nel settore della distribuzione e misura dell’energia elettrica ha lanciato il progetto Circular Smart Meter. L’operazione, in linea con l’attenzione dell’azienda verso modelli di business sostenibili, applica i principi base dell’economia circolare a uno dei principali asset dell’azienda: l’Open Meter, il contatore smart di seconda generazione.
L’innovazione dell’Open Meter rigenerato, testimone eccellente dell’impegno per l’ambiente di E-Distribuzione, non solo permette di preservare il valore del bene, grazie un nuovo ciclo di vita, ma anche di ottimizzare la catena dell’approvigionamento, diminuire la produzione di rifiuti e ridurre le emissioni di Co2. La virtuosità di questo processo è quello di essere riusciti ad ottenere un materiale rigenerato simile nelle caratteristiche e nelle performance al materiale di primo impiego, come dimostrato dalle certificazioni sia della plastica rigenerata 100% (TUV), sia di approvazione all’utilizzo della stessa su tutte le tipologie di Open Meter GEMIS, GETIS e GESIS  (Organismo di Certificazione NMI, per la Direttiva MID). È così che nel piano che prevede la sostituzione di 32 milioni di contatori intelligenti di prima generazione in un periodo che va dal 2017 al 2024 con i nuovi apparecchi si prevede di utilizzare anche quelli, realizzati interamente con plastica rigenerata al 100%, proveniente dai vecchi smart meter in dismissione. Questi sono infatti composti di materiali in gran parte riutilizzabili come il policarbonato miscelato con fibre di vetro riciclabile (PC +10%GF), e poi parti metalliche, acciaio e rame oltre alla scheda elettronica. Non solo intelligente, attento ai consumi e alla sicurezza, il nuovo misuratore è dunque anche amico dell’ambiente.
Per il processo di trasformazione in ottica circolare, E-Distribuzione ha avviato una collaborazione con la ditta specializzata Valcart che, una volta acquistati i contatori di prima generazione rimossi dal campo, si occupa di riciclarne i vari materiali secondo uno speciale processo. Grazie al quale è possibile ottenere la separazione delle plastiche nelle varie colorazioni e composizione (per gli Open Meter il policarbonato di colore bianco), del rame, degli acciai. Ed anche dei componenti elettronici che potranno essere riutilizzati direttamente o successivamente ad un trattamento conosciuto con il nome di rigenerazione. Lo smaltimento di milioni di contatori si trasforma così in un’opportunità. I benefici ambientali legati alla produzione del nuovo Open Meter con plastica rigenerata sono stati misurati con il metodo del Life Cycle Assessment, riconosciuto in ambito scientifico a livello internazionale. Ha evidenziato una riduzione del 6% di CO2 eq rilasciata in atmosfera rispetto alla fase di produzione di uno smart meter in plastica vergine. È stata inoltre calcolata una riduzione di rifiuti generati che, solo per la fase di produzione, è pari a circa 122 gr (circa 17% del peso totale dello smart meter) per ciascun circular smart meter.

In termini di impatti sociali, poi, la possibilità di riutilizzare plastiche già presenti sul territorio nazionale, provenienti dai meter in dismissione, eviterebbe la necessità di approvvigionamento da fornitori esteri. E determinerebbe impatti positivi sull’economia locale andando così ad attivare un indotto finora non considerato nel processo tradizionale.
Ancora una volta, quindi, Open Meter, che già rappresentava un’eccellenza italiana nel mondo, stabilisce un nuovo primato nella sua categoria diventando il primo dispositivo di misurazione “Circolare”.

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