Maria di Gesù Santocanale

Maria di Gesù Santocanale

(1852-1923)

Venerabilità:

- 25 novembre 2021

- Papa  Francesco

Beatificazione:

- 12 giugno 2016

- Papa  Francesco

Canonizzazione:

- 15 maggio 2022

- Papa  Francesco

-

Ricorrenza:

- 27 gennaio

Religiosa italiana, fondatrice della Congregazione delle Suore Cappuccine dell’Immacolata di Lourdes, abbandonò le comodità e si fece povera tra i poveri. Da Cristo, specialmente nell’Eucaristia, attinse la forza per la sua maternità spirituale e la sua tenerezza con i più deboli

  • Biografia
  • Lettera Apostolica
  • Decreto sul Miracolo
"Abbandonò le comodità e si fece povera tra i poveri. Da Cristo, specialmente nell’Eucaristia, attinse la forza per la sua maternità spirituale e la sua tenerezza con i più deboli".(Papa Francesco)

 

VITA  E  OPERE

 

 

    Santa Maria di Gesù Santocanale (al secolo: Carolina) nacque a Palermo il 2 ottobre 1852, figlia di Giuseppe Santocanale dei Baroni della Celsa Reale e di donna Caterina Andriolo Stagno. Al Battesimo, il giorno 4 ottobre 1852, le vennero imposti i nomi di Carolina Concetta Angela. La madre, una donna molto religiosa, virtuosa e buona, ebbe un ruolo fondamentale nella formazione del carattere e della spiritualità della figlia.

    Fin dalla più tenera età Carolina sentiva un particolare trasporto per tutto ciò che fosse religioso. Ricevette l’istruzione scolastica in casa, attraverso due istruttrici, che ne curarono anche l’educazione artistica, musicale, e le insegnarono anche il francese. Non conseguì mai diplomi o titoli di studio.

    A 19 anni confidò per la prima volta ai genitori il desiderio di consacrare a Dio la propria vita. Il padre però nutriva altre aspet­tative su di lei e, se da un lato poteva accettare che la figlia fosse particolarmente devota e di fede, dall’altro non ammise che diven­tasse suora. Nella parrocchia di Sant’Antonio Abate a Palermo il parroco fondò la Pia Unione delle Figlie di Maria e, ricevuta la richiesta di Carolina di entrare a farne parte, la volle, dato il suo fervido spirito di apostolato, come Direttrice. Portò avanti questo incarico per circa 15 anni.

    In quello stesso periodo frequentò regolarmente la casa dei nonni a Cinisi, nel territorio dell’Arcidiocesi di Monreale, anche per assistere il nonno malato ed ormai prossimo alla morte. Qui conobbe l’arciprete, don Mauro Venuti, che stimò sacerdote colto e uomo di Dio, e si affidò alla sua guida spirituale. L’ideale di vita consacrata della Beata era quello di entrare in clausura, così come era stato fin dalla giovinezza. Vedendo tuttavia il bisogno di assistenza e di istruzione che affliggeva il popolo, consapevole del bene che avrebbe potuto fare ai più poveri, agli ammalati e alle ragazze, maturò il proposito di dedicare la sua vita alle opere di carità. A Cinisi prese ad insegnare il catechismo a due ragazze e ad un giovane disabile.

    Nel 1884 un forte dolore alle gambe la costringe a stare ferma a letto per sedici mesi: fu l’inizio di molte infermità fisiche, che conobbe poi per tutta la durata della vita e sempre affrontò con fede esemplare e grande pazienza. Tornata in salute, su consiglio di don Mauro Venuti, abbracciò una più radicale spiritualità francescana. Tre anni più tardi si trasferì definitivamente a Cinisi. Sapeva avvicinare le giovani con attenzione e spirito materno. Offrì grande impulso alla vita parrocchiale: fiorirono le aggregazioni femminili e a tutti i bambini veniva insegnato il catechismo. Il 13 giugno dello stesso anno, nella chiesetta del Collegio di Maria, ricevette dalle mani di don Venuti il saio nero delle Terziarie Regolari e assunse il nome di Suor Maria di Gesù. La popolazione di Cinisi la chiamava “la Signora” a motivo delle nobili origini, e tuttavia era ammirata ed edificata dalla sua umiltà e spirito di servizio, specialmente nel visitare gli ammalati nelle loro case.

    Altre giovani si unirono a lei. L’11 febbraio 1891 la comunità si trasferì nella casa che era stata dei nonni della Beata. Il 6 gennaio 1892 questa pronunciò i voti semplici annuali. Chiese anche ed ottenne che nella casa si potesse avere un oratorio, dove celebrare la Messa e conservare l’Eucaristia. Da quel momento trascorreva tutti i momenti liberi della sua giornata e parte della notte davanti al tabernacolo. Tra il marzo e il giugno 1896 vi venne istituito un orfanotrofio e l’opera vide un notevole sviluppo con la nascita dell’asilo nido, di un educandato e del laboratorio di cucito. Nel 1908 la Santocanale collocò in cappella l’immagine della Madonna Immacolata di Lourdes con Santa Bernardetta, verso la quale era particolarmente devota.

    Suor Maria di Gesù sognava che la sua piccola comunità, della quale l’Arcivescovo aveva soltanto approvato per lettera la vita comune, fosse riconosciuta come vera e propria famiglia religiosa. Fu allora che Padre Giovanni Maria Schiavo, cappuccino, in occasione di un corso di esercizi spirituali, conobbe lei e le sue consorelle. Si prese a cuore la loro causa: preparò le Costitu­zioni per la nuova Congregazione, ottenne che fosse aggregata all’Ordine dei Frati Minori Cappuccini e si adoperò perché venisse eretta canonicamente come istituto di diritto diocesano. Espletate tutte le formalità, nel 1910 Suor Maria di Gesù fu dichiarata Madre fondatrice delle Suore Cappuccine dell’Immacolata di Lourdes. Insieme con lei, altre undici suore rivestirono un abito marrone, simile a quello dei Cappuccini. L’11 febbraio 1911 la Fondatrice emise la professione dei voti religiosi e il successivo 29 novembre ricevette quella delle undici novizie. Nonostante la penuria di mezzi, la comunità crebbe ancora. Notevole sviluppo ebbe negli anni della prima guerra mondiale. Sorsero così anche nuove case religiose in altre località, quali Belmonte Mezzagno, Termini Imerese e Carini. Le religiose, formate dalla Madre, si prodigavano, zelanti e generose, con carità instancabile. Fra i piccoli di cui si prendevano cura nacquero plurime vocazioni al sacerdozio e alla vita consacrata.

    L’efficacia del lavoro apostolico delle Suore fu reso fecondo anche da grandi sofferenze che la Beata ebbe a sopportare. Era tanto consapevole di questo che, allo spuntare di nuove tribolazioni, sempre ringraziava il Signore. Ebbe un grave problema di salute, per il quale si sottopose ad un intervento chirurgico. Ma soprattutto furono le prove morali quelle in cui si distinse particolarmente per una straordinaria fortezza. In pieno spirito di obbedienza si sottomise alle decisioni del nuovo Arcivescovo di Monreale, Mons. Antonio Augusto Intreccialagli, anche quando furono particolarmente dolorose da accettare. Nel suo cuore, pieno di speranza, sapeva che tutto si sarebbe compiuto secondo il disegno buono di Dio. Così fu e, nel gennaio 1923, ogni incomprensione si risolse.

    I due anni precedenti tuttavia, così colmi di preoccupazioni ed amarezze, avevano segnato pesantemente anche la salute fisica di Madre Maria di Gesù. Alcuni episodi di angina facevano intuire che la fine non sarebbe stata lontana. Si spense in quello stesso gennaio 1923, il giorno 27. Morì invocando il Signore, la Madonna e San Giuseppe, che chiamava il “Vecchierello” suo. La stima che la popolazione di Cinisi ebbe per lei in vita e in occasione dei suoi funerali si sviluppò propriamente come fama di santità. Di lei infatti qualcuno ha detto: “Aveva la stoffa di una vera Santa, che si può proporre come modello”.

 

 

"ITER" DELLA CAUSA

 

 

a) In vista della Beatificazione

 

    La Causa di Beatificazione e Canonizzazione di Maria di Gesù (al secolo: Carolina Santocanale) ebbe inizio 41 anni dopo la sua morte. Dal 1 luglio 1964 al 21 settembre 1977 fu istruito a Monreale il Processo Ordinario Informativo. Dal 15 maggio 1972 al 26 gennaio 1977 si celebrò il Processo Rogatoriale a Trapani.

    Il 23 febbraio 1981 furono approvati gli scritti di Maria di Gesù Santocanale.

    Il 24 maggio dello stesso anno il Postulatore della Causa chiese che la Causa seguisse la nuova normativa canonica, stabilita dalla Sanctitas clarior di San Paolo VI, richiesta accolta con decreto del 23 maggio 1981.

    Dal 27 gennaio 1983 all’11 giugno 1984 si celebrò a Monreale il Processo Cognizionale sulle virtù in specie.

    Il 19 settembre 1991 venne emanato il Decreto sulla Validità giuridica dei Processi e si predispose la Positio super virtutibus.

    Il Congresso Peculiare dei Consultori Teologi, svoltosi il 21 gennaio 2000, diede risposta positiva al dubbio circa le virtù eroiche della Serva di Dio. Nel medesimo senso si pronunciò la Sessione Ordinaria dei Cardinali e dei Vescovi l’11 aprile 2000. Il 1° luglio 2000 San Giovanni Paolo II autorizzava la Congregazione a promulgare il decreto sulle virtù eroiche della Santocanale.

    Il fatto straordinario per la beatificazione si verificò il 19 settembre 2003 a Cinisi. Riguardava «l’assenza di conseguenze mortali e di gravi lesioni viscerali e scheletriche a seguito di una caduta da un’altezza di 11 metri, con impatto in suolo cementato», in un giovane manovale che stava costruendo la nuova cappella delle Suore Cappuccine dell’Immacolata di Lourdes, in cui si sarebbero poi traslati i resti mortali della Fondatrice.

    L’Inchiesta diocesana sul miracolo si svolse presso la Curia ecclesiastica di Monreale dal 17 giugno al 4 dicembre 2013. La Congregazione delle Cause dei Santi riconobbe la Validità giuridica di tale Inchiesta con decreto del 21 marzo 2014.

    Il 29 gennaio 2015 la Consulta Medica giudicò il fatto scientifi­camente inspiegabile.

    Con esito unanimemente positivo, il caso venne quindi esaminato dai Consultori Teologi il 21 aprile 2015.

    Nella seduta della Sessione Ordinaria del 27 ottobre 2015 gli Eminentissimi Cardinali e gli Eccellentissimi Vescovi lo riconobbero come un vero miracolo, attribuito all’intercessione di Maria di Gesù. La promulgazione del decreto super miraculo ebbe luogo il 14 dicembre 2015.

    La solenne Beatificazione si celebrò nel duomo di Monreale il 13 giugno 2016.

 

b) In vista della Canonizzazione

 

    La Postulazione ha presentato l’inspiegabile ripresa spontanea e completa, con il ripristino della fertilità, in una giovane sposa, affetta da «miastenia gravis, tiroidite di Hashimoto, sindrome da insuffi­cienza procreativa autoimmune».

    Nel dicembre 2016 la donna, in maniera del tutto inattesa a motivo della sua comprovata infertilità, si accorse di essere incinta. La gravidanza si concluse regolarmente e il bambino nacque sano. Dopo circa sei mesi da quel parto, la giovane mamma rimase nuovamente incinta. Portò quindi a termine la gravidanza, con la nascita di un secondo bambino.

    Poiché ritenuta miracolosa, su quella doppia gravidanza della giovane sposa fu istruita l’Inchiesta diocesana, presso la Curia ecclesiastica di Monreale, dal 20 marzo 2018 al 10 aprile 2019. La Validità giuridica dell’Inchiesta diocesana è stata riconosciuta dalla Congregazione delle Cause dei Santi con decreto del 20 settembre 2019.

    La Consulta Medica, riunitasi il 28 gennaio 2021, ha ricono­sciuto all’unanimità «la ripresa spontanea e completa, con il ripristino della fertilità, e le due gravidanze regolarmente evolute, non spiegabili scientificamente».

    Il 1° giugno 2021 i Consultori Teologi si sono pronunciati favorevolmente circa il miracolo e la sua attribuzione alla Beata Maria di Gesù. Alle medesime conclusioni è giunta, il 19 ottobre 2021, la Sessione Ordinaria dei Cardinali e Vescovi.

    Il Santo Padre Francesco ha poi autorizzato la promulgazione del decreto super miraculo il 25 novembre 2021. 

 

LITTERAE APOSTOLICAE

de peracta beatificatione

 

FRANCISCUS  PP.

ad perpetuam rei memoriam

 

 

    «Qui recipit vos, me recipit; et, qui me recipit, recipit eum, qui me misit» (Mt 10, 40).

    Venerabilis Serva Dei Maria a Iesu (in saeculo: Carolina Santocanale) haec verba Domini ad effectum adduxit; illa quae dives olim fuit, pauper facta est ut amanter parentibus orbatos et derelictos infantes acciperet, in iis Salvatoris praesentiam animadvertens.

    Haec caritatis Christi testis Panormi die II mensis Octobris anno MDCCCLII est nata. In familia christiano modo instituta, signa  vocationis ad vitam consecratam, viginti annos nata, percepit atque suum desiderium religiosum in spiritu sancti Francisci Assisiensis peragere coepit, hanc electionem potissimum participatione toto amore Eucharistiae corroborans. Quamvis e nobili divitique stirpe esset atque multa matrimonii proposita acciperet, Deo pauperibusque corde indiviso se dicare decrevit. Magni momenti fuit occursus cum beato Iacobo Cusmano, cuius opus caritativum, ita dictum «Frustum panis pauperis», illis annis Panormi diffundebatur atque tota in Sicilia. Maioris etiam ponderis fuit occursus cum sacerdote Mauro Venuti, cui postea suum concredidit spiritale moderamen.

    Venerabilis Serva Dei se attractam sentiebat a splendore Franciscali atque decrevit spiritualitatem sequi Pauperis Assisiensis, extraordinariam transigens austeritatis viam. Eius parentes contrarii fuerunt ut religiosam vocationem sequeretur, tantummodo post inexplicabilem sanationem a gravi morbo licentiam ei dederunt ut apostolicam inciperet navitatem in Cinisi, loco videlicet nativo familiae, Parocho et Episcopo dioecesano plane faventibus. Eius praesentia in illa paroecia ortum consociationum feminarum fovit, catechismum omnibus infantibus tradere sivit atque initium fuit spiritalis renovationis.

    Die XIII mensis iunii anno MDCCCLXXXVII habitum tertiariae Franciscanae Capuccinae induit, nomine assumpto sororis Mariae a Iesu. Aliae invenes ei adhaeserunt quae veluti vitae propositum fieri voluit «educatrix, caritatis soror, pauperum mater, ad exercendum quodvis munus parata, etiam humillimum». Nova communitas pauperibus et aegrotis iuvandis se dicavit, cotidianam stipem adhibens. Postea decrevit etiam parentibus orbatas puellas accipere. Die VIII mensis Decembris anno MCMIX haec parva religiosa familia de Cinisi quae inde futura erat Congregatio Sororum Capucinarum ad Immaculata Lapurdensi se aggregavit Ordini Fratrum Minorum Capuccinorum. Tum cum pastoralem navitatem in paroecia exerceret tum post completam fundationem, Venerabilis Serva Dei certare debuit multis cum incomprehensionibus et rebus adversis, superans eas precibus et amore erga Iesum Sacramentatum; saepe prope taberna­culum per longum tempus genuflexa orabat. Eius vita spiritalis alta fide est sustentata, intensa caritate vivificata et firmata quae eam in ministerio duxit erga egentiores. Spes ei fuit lumen toto in itinere et humilitas ita insignivit eam ut gradui nobilitatis renuntiaret atque gradui pauperum adhaereret, pro quibus etiam mendicavit. Teneritate atque sensu materno erga infantes eminuit, potissimum erga parentibus orbatos et derelictos, atque sollicitudine de senioribus sine ulla sustentatione. Dives meritis et fama sanctitatis circumdata, die XXVII mensis Ianuarii anno MCMXXIII in Cinisi pie in Domino obdormivit. Exsequias eius multi participaverunt fideles qui in ea fidelem admirabantur discipulam Christi.

    Augente sanctitatis fama, Monte Regalis Processus Informativus est celebratus, die X mensis Ianuarii anno MCMLXXVIII ad finem adductus. Adimpletis omnibus secundum iuris normas atque Positione parata, Consultores Theologi sententiam positivam circa sanctitatem Servae Dei protulerunt. Patres Cardinales et Episcopi in Sessione Ordinaria die XI mensis Aprilis anno MM idem edixerunt. Sanctus Ioannes Paulus II dei I mensis Iunii anno MM Servam Dei heroicum in modum virtutes exercuisse agnovit. Pro beatificatione Postulatio Causae praebuit examini huius Congregationis de Causis Sanctorum assertam miram sanationem, quae in Sicilia die XIX mensis Septembris anno MMIII evenit. De huiusmodi eventu, miro considerato, apud Curiam Montis Regalis a die XVII mensis Iunii ad diem IV mensis Decembris anno MMXIII Inquisitio dioecesana est instructa, cuius iuridica validitas Decreto diei XXI mensis Martii anno MMXIV est recognita. Consultores Medici eiusdem Congregationis in Sessione die XXIX mensis Ianuarii anno MMXV iudicaverunt eventum sub luce scientiae et medicinae inexplicabilem esse. Die XXI mensis Aprilis eodem anno Congressus Peculiaris Consultorum Theologorum, faventi cum exitu, est actus. Patres Cardinales et Episcopi in Sessione Ordinaria die XXVII mensis Octobris anno MMXV edixerunt hanc sanationem verum miraculum fuisse. Nosmet Ipsi Congregationi de Causis Sanctorum facultatem fecimus ut Decretum super miro die XIV mensis Decembris anno MMXV promulgaret. Decrevimus etiam ut Beatificationis ritus die XII mensis Iunii insequentis anni Monte Regali perageretur.

    Hodie igitur eadem in urbe de mandato Nostro Venerabilis Frater Noster Angelus S.R.E. Cardinalis Amato, S.D.B., Praefectus Congre­gationis de Causis Sanctorum, textum Litterarum Apostolicarum legit, quibus Nos Venerabilem Servam Dei Mariam a Iesu, virginem, in Beatorum numerum adscribimus:

    Nos, vota Fratris Nostri Michaëlis Pennisi, Archiepiscopi Montis Regalis, necnon plurimorum aliorum Fratrum in Episcopatu multorum­que christifidelium explentes, de Congregationis de Causis Sanctorum consulto, auctoritate Nostra Apostolica facultatem facimus ut Venera­bilis Serva Dei Maria a Iesu (in saeculo: Carolina Santocanale), virgo, Fundatrix Congregationis Sororum Capuccinarum ab Immacu­lata Lapurdensi, mater misericors erga pauperes et infirmos, catechista assidua Evangelii nuntiatrix, Beatae nomine in posterum appelletur, eiusque festum die vicesima septima mensis Ianuarii, qua in caelum orta est, in locis et modis iure statutis quotannis celebrari possit. In nomine Patris et Filii et Spiritus Sancti.

    Quae autem his Litteris decrevimus, nunc et in posterum rata et firmata esse volumus, contrariis quibuslibet rebus minime obstantibus.

    Datum Romae, apud Sanctum Petrum, sub anulo Piscatoris, die XII mensis Iunii, anno Domini MMXVI, Iubilaeo Misericordiae, Pontificatus Nostri quarto.

 

De mandato Summi Pontificis

Petrus Card. Parolin

Secretarius Status

 

Loco + Sigilli

In Secret. Status tab., n. 88.838

 

MONTIS REGALIS

Beatificationis et Canonizationis

Ven. Servae Dei MARIAE A IESU

(in saeculo: Carolinae Santocanale)

Fundatricis

Congregationis Sororum Capuccinarum ab Immaculata Lapurdensi

(1852-1923)

_____________________

                                                    

Super sul Miracolo

 

     La Ven. Serva di Dio Maria di Gesù (al secolo: Carolina Santocanale) nacque a Palermo il 2 ottobre 1852. Educata cristianamente in famiglia, a vent’anni percepì i segni della vocazione alla vita religiosa e
cominciò a vivere il suo ideale di consacrazione e servizio, soprattutto intensificando la sua partecipazione all’Eucarestia. Decisivo fu l’incontro con il Beato Giacomo Cusmano, la cui opera caritativa, il cosiddetto “Boccone del Povero”, in quegli anni andava diffondendosi a Palermo e in tutta la Sicilia. La Serva di Dio Carolina si sentiva attratta dal fascino del francescanesimo e si impegnò a seguire la spiritualità del Poverello d’ Assisi, vivendo una straordinaria esperienza di austerità. Altre giovani donne si unirono a lei, che assunse il nome di Suor Maria di Gesù e scelse come programma il “farsi educatrice, sorella di carità, madre dei poveri, pronta a eseguire qualsiasi ufficio, fosse anche il più umile”. L’8 dicembre 1909 la piccola famiglia religiosa di Cinisi (PA), che diventerà definitivamente la Congregazione delle Suore Cappuccine dell’Immacolata di Lourdes, si aggregò all’Ordine dei Frati Minori Cappuccini. La Serva di Dio morì il 27 gennaio 1923 a Cinisi (PA). Il Santo Padre Giovani Paolo II  ne riconobbe le virtù eroiche nel 2000.

     In vista della sua beatificazione, la Postulazione della Causa ha sottoposto al giudizio di questa Congregazione delle Cause dei Santi  un evento prodigioso, che si verificò in Sicilia il 19 settembre 2003, riguardante la caduta di un operaio. Questi, manovale di una ditta di costruzioni, stava lavorando all’edificazione della cappella-tomba che avrebbe accolto i resti mortali della Venerabile, quando perse l’equilibrio e cadde da un’altezza di 11 metri per il cedimento di una tavola; precipitò a terra, cadendo su un massetto di cemento indurito e già pronto per essere ricoperto di marmo. Si alzò immediatamente e si rese conto di non aver subìto alcun danno, non avvertiva dolore e non percepiva alcun impaccio nella motricità; unica traccia del pauroso incidente era un dolore al polso sinistro per una semplice frattura. Durante la caduta e immediatamente prima che il corpo toccasse il suolo, un suo collega, accortosi dell’imminente pericolo, si era rivolto spontaneamente alla Venerabile, invocando la sua intercessione perché il lavoratore potesse uscire incolume dal grave incidente. Ed effettivamente questi si alzò da terra venne accompagnato al pronto soccorso più vicino: qui, con meraviglia di tutti, furono constatate le sue buone condizioni. L’incidente non aveva avuto le tragiche conseguenze temute e non furono mai evidenziati nemmeno dei problemi psichici.

     Su tale episodio, ritenuto miracoloso, presso la Curia di Monreale dal 17 giugno al 4 dicembre 2013 fu istruita l’Inchiesta diocesana, la cui validità giuridica è stata riconosciuta da questa Congregazione con decreto del 21 marzo 2014. La Consulta Medica del Dicastero nella seduta del 29 gennaio 2015 ha ammesso che l’evento è inspiegabile alla luce delle attuali conoscenze mediche e scientifiche. Il 21 aprile 2015 si è tenuto il Congresso Peculiare dei Consultori Teologi. Il 27 ottobre 2015 ha avuto luogo la Sessione Ordinaria dei Padri Cardinali e Vescovi, presieduta da me, Card. Angelo Amato.

Et in utroque Coetu, sive Consultorum sive Cardinalium et Episcoporum, posito dubio an de miraculo divinitus patrato constaret, responsum affirmativum prolatum est.

     Facta demum de hisce omnibus rebus Summo Pontifici Francisco per subscriptum Cardinalem Praefectum accurata relatione, Sanctitas Sua, vota  Congregationis de Causis Sanctorum excipiens rataque habens, hodierno die declaravit: Constare de miraculo a Deo patrato per intercessionem Ven. Servae Dei Mariae a Iesu (in saeculo: Carolinae Santocanale), Fundatricis Congregationis Sororum Capuccinarum ab Immaculata Lapurdensi, videlicet de “assenza di conseguenze mortali e di gravi lesioni viscerali e scheletriche a seguito di caduta da un’altezza di 11 metri, con impatto al suolo cementato” .

 

     Hoc autem decretum publici iuris fieri et in acta Congregationis de Causis Sanctorum Summus Pontifex referri mandavit.

     Datum Romae, die 14 mensis Decembris a. D. 2015.  

 

 

   ANGELUS Card. AMATO, S. D. B.

Praefectus

 

                                                                                + MARCELLUS BARTOLUCCI

                                                                                Archiep. tit. Mevaniensis

                                                                                a Secretis

 

______________________________________

 

 

MONTIS REGALIS

Beatificationis et Canonizationis

Ven. Servae Dei MARIAE A IESU

(in saeculo: Carolinae Santocanale)

Fundatricis

Congregationis Sororum Capuccinarum ab Immaculata Lapurdensi

(1852-1923)

__________________

 

Super Miraculo

 

    Venerabilis Serva Dei Maria a Iesu (in saeculo: Carolina Santocanale) Panormi die 2 mensis Octobris anno 1852 nata est. Christiane in familia instituta, vicesimum fere annum aetatis agens signa vocationis religiosam ad vitam percepit et vivere suum absolutum propositum consecrationis et servitii incepit suumque accessum ad Eucharistiam valde crebriorem reddidit. Summi momenti et fere discriminans fuit cum Beato Iacobo Cusmano aditus, cuius opera caritativa, quae dicitur Buccea pauperis seu v. Boccone del povero, illis in annis Panormi et fere tota Sicilia large diffundebatur. Carolina Franciscano regimine alliciebatur et toto animo ad Pauperculi Assisiensis spiritualitatem sequendam se dedit, vitam singulari austeritate degens. Aliae iuvenes mulieres una cum ea, quae nomen Mariae a Iesu acceperat, convenerunt et illa secundum suum propositum “fieri voluit educatrix, soror caritatis, mater pauperum”, prompta ad quodviscumque servitium explendum etiam humillimum. Die 8 mensis Decembris anno 1909 parva familia religiosa Cinisii, in provincia Panormitana, quae fiet Congregatio Sororum Capuccinarum ab Immaculata Lapurdensi, se adgregavit Ordini Fratrum Minorum Capuccinorum. Serva Dei die 27 mensis Ianuarii 1923 Cinisii mortali e vita migravit. Summus Pontifex Ioannes Paulus II anno 2000 virtutes heroicas eius agnovit.

    Beatificationis respectu, Causae Postulatio huius Congregationis de Causis Sanctorum iudicio mirum quoddam in virum prodigium subiecit. Res autem, respiciens ad gravem lapsum cuiusdam operarii, in Sicilia die 19 mensis Septembris anno 2003 evenit. Vir manualis societatis artis aedificatoriae operarius cum operam ad aedificandum sacellum dabat, in quo asservandae essent exuviae Venerabilis Servae Dei, deperdito aequilibrio ob tabulae defectionem, ab altitudine fere undecim metrorum praecipitavit, decidens in crepidinem caemento munitam, crusta marmoris operiendam. Statim vir consurrexit et comprehendit se nullum detrimentum consecutum esse nec dolorem nec impedimenta suis in motibus sensit. Solum indicium terribilis accidentis, dolor sinistro in pulsu fuit, simplicis fracturae causa.

    In lapsu et statim ante contactum corporis cum solo, operarius, viri collega cum periculum animadverteret sponte ad Venerabilem mentem suam intendit ad intercessionem impetrandam ut collega incolumis ab illo terribili et gravissimo accidente exiret. Profecto enim vir incolumis surrexit et ad propinquum valetudinarium deductus est ibique compertum est virum sanum esse. Accidens graves praevisas consequentias non produxit nec psychicae notabantur difficultates.

    De hoc prodigio miro aestimato iuxta Curiam ecclesiasticam Montis Regalis a die 17 mensis Iunii ad diem 4 mensis Decembris anno 2013 Inquisitio Dioecesana celebrata est, cuius iuridica validitas ab hac Congregatione de Causis Sanctorum per decretum diei 21 mensis Martii anno 2014 est approbata. Medicorum Dicasterii Consilium in Sessione diei 29 mensis Ianuarii anno 2015 declaravit prodigium ex scientiae legibus inexplicabile esse. Die 21 mensis Aprilis anno 2015 Peculiaris Theologorum Consultorum Congressus auctus est, positivo cum exitu. Die 27 mensis Octobris anno 2015 Patres Cardinales et Episcopi se congregaverunt, me Cardinale Angelo Amato praesidente.

    Et in utroque Coetu, sive Consultorum sive Cardinalium et Episcoporum, posito dubio an de miraculo divinitus patrato constaret, responsum affirmativum prolatum est.

    Facta demum de hisce omnibus rebus Summo Pontifici Francisco per subscriptum Cardinalem Praefectum accurata relatione, Sanctitas Sua, vota Congregationis de Causis Sanctorum excipiens rataque habens, hodierno die declaravit: Constare de miraculo a Deo patrato per intercessionem Venerabilis Servae Dei Mariae a Iesu (in saeculo: Carolinae Santocanale), Fundatricis Congregationis Sororum Capuccinarum ab Immaculata Lapurdensi, videlicet de “assenza di conseguenze mortali e di gravi lesioni viscerali e scheletriche a seguito di caduta da un’altezza di 11 metri, con impatto al suolo cementato.

 

    Hoc autem decretum publici iuris fieri et in acta Congregationis de Causis Sanctorum Summus Pontifex referri mandavit.

    Datum Romae, die 14 mensis Maii a. D. 2015.

 

ANGELUS Card. AMATO, S. D. B.

Praefectus

 

                                                                                             + MARCELLUS BARTOLUCCI

                                                                                            Archiep. tit. Mevaniensis

                                                                                            a Secretis